martedì 23 settembre 2008

Tutti su Parigino!

Il blog si è momentaneamente fermato. Diciamo pure che la sua giovane vita è a rischio. Questo per il seemplice motivo che quelli come l'autore perdono l'ispirazione spesso, per un concorso di motivi che vanno da quelli puramente personali (periodi di demenza cronica e inettitudine al modo di Zeno) a quelli dovuti ad agenti esterni (studi prolungati ma più spesso voglia di far qualcosa di più reale, tangibile..e non pensate male!). Se a tutte queste scuse si aggiunge il fatto che il mio blog principale, 'Parigino', soffre ogni sera dei miei mancati aggiornamenti, mi trovo costretto a fare time-out. Ad ogni modo se proprio qualcuno vuole leggere ancora i miei pensieri virtuali, quello che vedo io del mondo che ci circonda www.parigino.blogspot.com vi aspetta. questo è tutto!

mercoledì 18 giugno 2008

Caro Roberto

Caro Roberto,

lo sai, io ho sempre creduto in voi, anche quando facevano quelle scelte, per così dire, insensate e convocavate calciatori dalle dubbie qualità o creavate formazioni senza un senso logico. Mi sono detto tante volte:" ti prego non farlo giocare", "non penserai mica di usare quel modulo che funziona solo se hai Figo e Zidane dietro a Raul!", "ma perchè Iaquinta è in nazionale?"..e tante tante altre con toni decisamente più accesi e vibranti, quasi sotto formula di invettiva.
La realtà, Roberto, è che hai chiamato in azzurro, Materazzi, 34 anni e la maturità di un ragazzino di 12, nella partita con l'Olanda correva a rallentatore.
La realtà, Roberto, è che Toni non è in forma, è inutile continuare a metterlo titolare, e diabolico lasciarlo come unica punta.
La realtà, Roberto, è che per tre partite di fila non c'è stata una squadra e non c'è stato un gioco, sembrava di vedere un incontro di Seconda Categoria, come quelli che giocano dietro a casa mia.
La realtà, Roberto, è che devi far funzionare questa squadra, che all'improvviso non sa sfruttare la superiorità numerica, sa giocare solo con i cross al centro, non riesce a fare quattro passaggi di fila. Insomma questo non è più accettabile per la nazionale detentrice del titolo di Campione del mondo.

Anonimo azzurro
Ecco la foto di cannavaro durante la partita contro l'Olanda.

Dopo questa triste lettera al ct della nazionale, a cui facciamo i migliori auguri per la sfida con la Spagna (Domenica 22 giugno), vi rimando al blog di Luca Rasponi di cui condivido la lettura dei tre match disputati dall'Italia nel girone eliminatorio.
Io stavolta non commento.
Italia - Olanda
Italia - Romania
Italia - Francia

venerdì 6 giugno 2008

Ecco i gironi

Ecco i gironi di Euro 2008

Girone A: Portogallo, Repubblica Ceca, Svizzera, Turchia;

Girone B: Austria, Croazia, Germania, Polonia;

Girone C: Francia, Italia, Olanda, Romania;

Girone D: Grecia, Russia, Spagna, Svezia;

Presentiamo ora il calendario degli Europei di quest'anno che si disputeranno in Svizzera ed Austria:

Dal 7 al 18 giugno avranno luogo le gare all'inteno dei gironi.
La partita di apertura sarà Svizzera - Rep. Ceca che si svolgerà domani alle 18.00, seguirà alle 20.45 il secondo match del girone A Portogallo - Turchia.
Gli azzurri esordiranno invece Lunedì alle 20.45 contro l'Olanda.

I Quarti di finale si svolgeranno tra il 19 e il 22 Giugno.
Le Semifinali il 25 e 26 giugno
La Finale si disputerà allo stadio Ernst Happel di Vienna il 29 giugno.

Questa è la tredicesima edizione di una competizione che nasce nel 1960, quando fu diputata in Franca e vinta dall'Unione Sovietica. La Germania è la nazionale che detiene il record di successi entrando tre volte nell'albo d'oro. La Francia ha vinto due volte, delle quali ricordiamo con amarezza la seconda quando gli italiani si fecero battere in finale in seguito ad un golden goal di Trezeguet. L'Italia ha vinto solo una volta nel 1968. L'ultima squadra ad entrare nell'albo d'oro è stata la Grecia nel recente 2004.

Image by www.origo.hu

mercoledì 4 giugno 2008

Italia? Vincerà gli Europei

Il primo sondaggio di questo blog si è concluso. Il lettori o semplicemente gli amanti dello zapping da blog, futura moda dell'estate, si sono lasciati incalzare da questa classica indagine in numero piuttosto ridotto dando vita ad un campione a dir poco insignificante, tuttavia i risultati risultano particolarmente interessanti. Il 71% di voi ritiene che a vincere i prossimi Europei di calcio saranno vinti dall'Italia, il restante 21% ha scelto l'opzione "altre". Partendo dal presupposto che quasi sicuramente i votanti sono di nazionalità italiana, l'elevata percentule a favore degli azzurri era facilmente prevedibile. E' tuttavia necessario ricordare che l'Italia è la maggiore favorita per il semplice motivo di aver vinto gli ultimi mondiali del 2006. Il dato interessante è invece il fatto che, sebbene tra le proposte fossero presenti Francia, Spagna e Germania, i restanti voti sono andati all'alternativa "altre". In effetti squadre come Portogallo, Repubblica Ceca e Olanda presentano anche quest'anno un organico non indifferente, senza dimenticare la Grecia, campione uscente, che si trova già in un girone accessibile. Gli italiani, invece, che sono sempre bravi a complicarsi la vita in questwe manifestazioni, sono in un girone di ferro (Francia, Olanda e Romania), molto più arduo rispetto a quello di quattro anni fa. Speriamo che questa volta i cosiddetti "folli" del team guidato da Donadoni evitino le solite azioni barbare a cui ci hanno abituato.

sabato 31 maggio 2008

Tiri Mancini

Non era esattamente l'uomo più simpatico sulla terra, tantomeno un maestro di displomazia, ma il Mancini, che ora è più libero di un quarantenne divorziato, aveva realizzato qualcosa in cui nessuno era riuscito in vent'anni, vincere quel benedetto scudetto. Anzi, considerando anche quello levato alla Juve 'moggiana', Roberto con quella sua irriducibile messa in piega ne ha regali tre di fila agli ansiosi tifosi interisti. E allora ecco che parte la polemica, i dubbi su questo "licenziamento per giusta causa" che rischia di lasciare l'allenatore senza la buonuscita o il pagamento dei restanti quattro anni di contratto. Insomma proprio una brutta faccenda che rovina la festa dello scudetto più meritato, con la Juve in A. Non parliamo di intercettazioni telefoniche, tra l'altro definite dagli inquirenti di nessuna rilevanza penale, non parliamo delle dichiarazioni di Mancini dopo l'incontro con il Liverpool, quelle che avrebbero, secondo la Direzione, destabilizzato la serenità della squadra; concentriamoci invece sul senso delle azioni e delle decisioni, perchè è qui il problema. Moratti, che guida la società dal 1995 e di scudetti fino a Roberto Mancini ne aveva nasati tanti ma mai vinto uno, ha deciso di mollarlo lì, senza un ringraziamento sentito e senza una lode. Ma se questo vuol dire saper amministrare una società di Serie A allora di Waterloo ce ne saranno tante per l'Internazionale come saranno numerose per tutte quelle squadre i cui dirigenti cambiano il mister ogni 5 mesi creando una sorta di moda nel mondo del calcio. Moda senza etica, simbolo, come ha spiegato Gianni Cerasuolo su Repubblica, di "un imbarbarimento del mondo del pallone, in cui ogni regola è stata stravolta, e parole come lealtà, amicizia, maturità sembrano termini metafisici". Come si suol dire, ai posteri l'ardua sentenza, a noi non rimane che fare un grosso in bocca al lupo a mister Roberto Mancini, che poveraccio non è proprio amatissimo, ma svolge bene il proprio lavoro e forse un giorno lo farà alle spese dell'Inter.

Images by www.arsenal.com; www.sport.fo.

martedì 20 maggio 2008

Le regole della comunicazione in rete

Lunedì ha avuto luogo l'ultima lezione di Informatica applicata al giornalismo e per coerenza sono riuscito ad arrivare in ritardo ancora una volta, in realtà in questo caso bisogna ringraziare Trenitalia che non si smentisce mai e mi regala dolci mezzore in stazione alle 7 di mattina a guardare la gente che passa. Forse anche questa è una forma di comunicazione, le Ferrovie dello Stato mi vogliono far capire qualcosa, magari mi stanno dicendo:" Lascia perdere, cambia mezzo!".
In ritardo, ad ogni modo, non ci sono solo i treni ma anche le normative sulla comunicazione in rete. Come ha spiegato Giancarlo Mola in un articolo su Repubblica nel mondo reale ci sono le telecamere nascoste, sulla legittimità delle quali si è molto discusso nei giorni passati. Ma anche il mondo virtuale è pieno di occhi che guardano. Si tratta di meccanismi ben più insidiosi perché sono il frutto delle più moderne tecnologie. Ma soprattutto perché utilizzano in modo improprio meccanismi del tutto legittimi e sono difficilissimi da individuare...quando siamo su Internet la nostra privacy può essere continuamente minacciata, le nostre abitudini monitorate, le nostre identità telematiche drammaticamente nude.
Così come esiste una legislazione in merito alla comunicazione sui media tradizionali, presto ne sarà ultimata una anche per quella in rete, che necessiterà di continue revisioni ed aggiornamenti necessari per stare dietro al potenziale evolutivo del medium. Chi si dovrà occupare della privacy in rete saranno l'Autorità Garante per le comunicazioni (Agcom) e l'Autorità garante per la protezione dei dati personali, le quali dovranno fare i conti con la possibilità, offerta dalla moderne tecnologie, di pubblicare qualsiasi cosa.
E' semplice e veloce capire quanto complicata possa essere la questione della legalità in rete, basti pensare al problema della "determinatezza" dell'ipotetico reato: nel caso sia stato commesso un reato di diffamazione tramite la pubblicazione di una certa notizia, il potenziale colpevole nel giro di 30 secondi sarà in grado di far sparire l'articolo dalla rete, cancellandone ogni prova.

Rimanendo in tema di legge, occorre fare la distinzione tra copyright e copyleft: il primo, letteralmente diritto di copia, va ad identificare il diritto, appartenente al possessore della proprietà intellettuale dell'oggetto, di controllarne la riproduzione e la diffusione, con qualsisi mezzo esse vengano effettuate. Chiaramente, è ovvio che l'applicazione rigorosa delle leggi sul diritto d'autore a Internet ne bloccherebbe completamente le funzionalità; si sta difatti correndo ai ripari. Nel dicembre 1996 una convenzione internazionale ha stabilito che le copie temporanee di documenti digitali - ad esempio quelli contenuti nella cache dei nostri browser - non rappresentano una violazione del copyright. Per copyleft, invece, si intende il permetto d'autore ovvero un metodo generico per rendere un programma libero e fare sì che tutte le modifiche e versioni estese del programma diventino anch'esse software libero.
Insomma, l'utilizzazione della rete a scopo produttivo o comunicativo prevede la conoscenza di numerosi fattori tecnologici, deontologici e legali che ogni anno saranno sempre più complessi e rigidi, a noi giovani aspiranti alla professione spetta il compito di tuffarci per primi in questo mondo tanto accattivante quanto complicato. Ma come diceva un sommo poeta:"Memento audere semper" (Ricorda di osare sempre).

Qualche link utile: Legge sulla privacy
Codice deontologico relativo al tratt. dati personali nell'attività giornalistica
Interlex: interessantissimo periodico di informazione, tecnologia e diritto

domenica 18 maggio 2008

Avanti Pavullese!

Image by www.acdorandopietricarpi.it
Eccellenza EmiliaRomagna - Girone A
Irresistibile la Virtus Pavullese nei playoff del girone A di quest'anno. Ieri i ragazzi di Pivetti hanno conquistato anche il ritorno della sfida col Fiorano. Dopo essersi classificata quinta in campionato, la squadra modenese ha abbattuto con orgoglio e sfrontatezza Dorando Pietri Carpi e il team di Zironi. A fare la differenza ancora una volta è stato il bomber Greco che ha segnato quattro goal in tre partite dimostrando di essere uno dei migliori attaccanti della stagione di Eccellenza 2007/2008. Mister Pivetti si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi nell'intervista rilasciata ad "Antenna 1", dichiarando di aver centrato l'obiettivo prefissato. In realtà la strada verso la promozione in Serie D è ancora lunga e tortuosa, domenica gli avversari della Virtus saranno i ragazzi del San Giminiano, squadra senese di cui poco per ora si conosce.